Creiamo ambienti di apprendimento fatti di spazi e di relazioni a misura di bambino dove ciascuno possa costruire il propio sapere attraverso l’esperienza.
“L’istruzione chiara della mente“ e la “coltura del cuore” diventano essenziali per leggere ed interpretare la realtà e la società dentro la quale si vive, secondo il messaggio di Luigi Biraghi, fondatore delle Marcelline.
La scuola dell’Infanzia comprende sezioni eterogenee per età. Le attività del progetto didattico annuale prevedono uscite didattiche e laboratori di inglese, religione, musica e psicomotricità, svolti da specialisti.
Lezioni 9.00 – 16.00
Pre scuola dalle 7.45
Post scuola fino alle 18.00
Uscite: 13.00, 16.00, dalle 17.00 alle 18.00
FINALITA’ DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA
In accordo con le Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012
PROGETTO EDUCATIVO
Il Progetto educativo della Scuola dell’Infanzia si propone di:
PROGETTAZIONE DIDATTICA ANNUALE
Il progetto didattico annuale, stilato dalle insegnanti, si presenta come una struttura aperta che delinea il percorso didattico nel corso di tutto l’anno scolastico. Normalmente diviso in periodi, suggerisce il percorso necessario al raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, nel rispetto della peculiarità di ciascun gruppo – sezione e si adatta al grado di sviluppo cognitivo dei bambini.
Attraverso questo strumento si possono approfondire tematiche vicine alla realtà umana, sociale, ambientale di ciascun bambino e nello stesso tempo raggiungere obiettivi e competenze affettive, sociali, linguistiche, logico-matematiche, scientifiche e creative.
I contenuti del progetto tengono conto dei campi d’esperienza e cambiano di anno in anno.
Il Progetto annuale viene presentato alle famiglie durante il primo incontro collegiale dell’anno scolastico, nei primi giorni di scuola e lasciato in consultazione alle famiglie lungo tutto l’anno scolastico.
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
Sempre avendo presente che i bambini sono alla ricerca di legami affettivi e di punti di riferimento, di conferme e di serenità, ma al contempo di novità, scoperte, racconti e ricordando che ogni bambino ha i “ suoi “ tempi di crescita e maturazione – spesso condizionati da situazioni fisiche o/e da circostanze a lui esterne – derivanti dalla sua storia personale, dai legami famigliari, dalla ricchezza della diversità delle provenienze, il team docente dà alla programmazione un’attenzione particolare, stabilendo percorsi che tengono conto dello sviluppo
In base ai “bisogni “ dei bambini, ai loro ritmi, alle mete raggiunte vengono scelti i contenuti della programmazione delle attività che è stesa, di norma ogni due settimane, dalle insegnanti e dagli specialisti in concerto, secondo la tempistica indicata nel progetto didattico annuale.
METODOLOGIA
I campi di esperienza educativa suggeriti dalle Indicazioni Nazionali determinano i diversi ambiti del fare e dell’agire del bambino e permettono alle insegnanti di attuare una programmazione più incisiva e di progettare il proprio lavoro didattico, evitando un apprendimento casuale.
I campi di esperienza secondo le ultime Indicazioni sono cinque :
01 – Il sé e l’altro: l’ambiente sociale, il vivere insieme, le domande dei bambini
Nell’ Insegnamento della Religione Cattolica: il bambino scopre nel vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù da cui apprende che Dio è Padre di ogni persona e che la Chiesa è la comunità degli uomini e delle donne unita nel suo nome, per iniziare a maturare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri.
02 – Il corpo ed il movimento: conoscere, conoscersi, comunicare
Nell’ Insegnamento della Religione Cattolica, il bambino esprime con il corpo la propria esperienza religiosa per cominciare a manifestare adeguatamente con i gesti la propria interiorità, le proprie emozioni e la propria immaginazione.
03 – Immagini, suoni, colori: linguaggi, creatività, espressione
Nell’ Insegnamento della Religione Cattolica, il bambino riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici della vita dei cristiani (feste, preghiere, canti, spazi, arte) per esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.
04 – I discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura
Incoraggiare al progressivo avvicinarsi alla lingua scritta, attraverso la lettura di libri illustrati
Nell’ Insegnamento della Religione Cattolica il bambino impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso
05 – La conoscenza del mondo: numeri e spazio, fenomeni e viventi
Nell’ Insegnamento della Religione Cattolica, l’alunno osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.
Ciascun campo di esperienza offre particolari esiti educativi, percorsi metodologici, possibilità di valutazione, ricchezza di sollecitazioni e di opportunità educative che si concretizzano nella programmazione annuale dei contenuti e delle attività ad esso correlate.